venerdì 14 febbraio 2014

Pillole per il tuo cuore? Dalla classica, nuove conferme.

I principali fattori di rischio cardiovascolari, colesterolemia LDL elevata (> 100 mg/ml), Ipertensione (≥ 140/90 mm Hg), Fumo di tabacco, Diabete mellito sono negli studi più recenti confermati e lo stile di vita e alcuni determinanti socio-ambientali risultano potenzialmente prevenibili ed anche correggibili.

Altri aspetti sono stati messi in evidenza come la Famigliarità positiva per Cardiopatie Ischemiche ed Ictus, la Sedentarietà, l'Ipertrigliceridemia, l'Obesità centrale, l'Iperomocisteinemia, l'Iperfibrinogenemia ed i Fattori detti psicosociali (svantaggio SE, stress lavorativo)*

Importante:
Attenzione anche ad un'Alimentazione ipercalorica e sbilanciata, ad una Carenza di vitamina D, alla Sedentarietà, all'Abuso di alcool e uso di droghe (cocaina)

E' importante prestare la massima attenzione per evitare un incremento del peso e della colesterolemia.
E' importannte sentire il parere dello specialista.

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* I fattori di rischi psicosociali sul lavoro comprendono i carichi mentali che influiscono negativamente sulla salute e le molestie legate ad aspetti psicosociali che ledono l’integrità personale dei lavoratori.


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Ricordiamo infine la definizione di salute, definita nella Costituzione dell'OMS, come "stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia"

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Saluti dallo Studio Medico ed a presto... 







domenica 9 febbraio 2014

Come mi accorgo se il nonno è disidratato?

La disidratazione nelle persone anziane può manifestarsi facilmente come una riduzione del turgore cutaneo, della secchezza delle mucose, con tachicardia e con  una cute anelastica, raggrinzita e fragile.
Può essere utile dare uno sguardo all'ematocrito molto alto ed alla creatinina che aumenta ma è importante in caso di disidratazione severa, sentire il parere dello Specialista, far visitare la persona e provvedere immediatamente al ricovero per reinfondere adeguatamente ed opportunamente le carenze di liquidi ed eventualmente di elettroliti e monitorizzare le condizioni cliniche in ambiente idoneo e protetto.
La disidratazione nel nonno può manifestarsi inoltre con un'alterazione dello stato di coscienza o come sonnolenza e/o come confusione dal momento che la sensazione di sete si riduce con l’età non è mai bene sottovalutare questi aspetti o trattrli senza una visita dello Specialista.
Raccogliendo adeguatamente le informazioni, si comprende facilmente dall'anamnesi, come il soggetto abbia  in molti casi mangiato e/o bevuto poco nei giorni precedenti, oppure abbia presentato vomito e diarrea;
ed è inoltre importante conoscere che l’invecchiamento é di per sè accompagnato naturalmente da una riduzione del sapore e dell’olfatto, che può anche compromettere seriamente l’appetito.

disidratazione e cadute quale relazione?
Ricordiamo ...............continua al link