venerdì 3 ottobre 2014

Bicicletta. Combattere l'invecchiamento (tratto ed adattato da bloGeriatria)

La bicicletta fa tornare bambini, agisce migliorando il tono dell'umore, regala libertà non più aprezzabili al giorno d'oggi e ci permette di essere leggeri e camminare quasi come sulle nuvole.
Ma perchè è importante andare in bicicletta?
Oggi sappiamo che specie nelle fasce di età più avanzate il rischio di obesità, malattie cardiocerebrovascolari, diabete, ipertensione, osteoporosi, cancro è legato all'alimentazione ed allo scarso muoversi o meglio al poco movimento quotidiano, dunque specie in una società come quella attuale, bisogna modificare lo stile di vita e inventare uno stile corretto nuovo per una mai tanto numerosa fascia di popolazione che vuole godere al meglio di questi anni nuovi e  regalati dal progresso e non ancora vissuti con il giusto intelletto, con la opportuna intelligenza e la giusta visione collettiva.
Ma perchè tanto risveglio dell'interesse per la bicicletta?
Ricordiamoci e ricordiamo che soltanto venti minuti di pedalata  al giorno possono portare ad un migliore apporto circolatorio, ad una respirazione più funzionale, ad articolazioni sciolte e muscoli tonici. Il peso corporeo, come abbiamo già detto, poi potrà mantenersi stabile e il metabolismo funzionerà in maniera ottimale, contribuendo ad abbassare i livelli di colesterolo ed a eliminare le scorie dell’organismo.

Ricordiamoci però prima di iniziare qualsiasi attività fisica, specie se si sta attraversando una fase delicata come la terza età, è bene rivolgersi al proprio medico, od al proprio Specialista Geriatra che valuterà attentamente lo stato di salute. Non dimentichiamoci poi le normali precauzioni.
 Ok, ma non facciamole diventare neanche scuse, però. Parlate a voi stessi con onestà intellettuale!!! e fate lo stesso con il vostro medico



Ricordiamoci inoltre di quanto è emerso in Svizzera di recente dove sta esplodendo il fenomeno delle biciclette elettriche e dove si discute già di salute e non solo ma di miglioramento dell'ambiente e della mobilità e di un futuro più intelligente.
La bicicletta perciò va scelta con cura, secondo esigenze individuali e non per gare e ostentazioni, considerando che l'obiettivo è quello di pedalare venti, trenta minuti. Dunque bisogna usare la testa e sapersi gestire. E' importante inoltre  dotarsi di catadiottri, luci, campanello e specchietto, caschetto.

N.B: alla fine non dimentichiamo di adeguare il nostro riferimento al fisico e al tempo che passa, di usare la testa e di prestare attenzione anche alle buone abitudini: teniamo a mente che non ci si deve mai mettere in sella subito dopo aver mangiato e nelle ore più calde della giornata.
Buona pedalata e buon esercizio anti-age e pensate che viaggiando allegramente, godendovi il paesaggio state anche dimagrendo, state riducendo il rischio di sviluppare diabete e migliorando la vostra pressione arteriosa e non dimenticate che pedalare fa bene e non stressa cartilagini, legamenti ed articolazioni perciò è un esercizio adatto a molti. Insomma divertitevi, godetevi la vita e contribuite a lasciare un mondo migliore e se avete risparmiato anche qualche euro di benzina lasciando l'auto in Garage e avete fatto una bella passeggiata fra le nuvole ricordatevi sempre di favorire con qualche euro la Ricerca Scientifica e il progresso Medico.

Termoterapia: Ipertermia oncologica. Un aiuto da tenere a mente.

In questo post non si vuole lanciare nessun messaggio rivoluzionario. In Italia e nel mondo ci sono oggi moltissime persone che soffrono e tanti familiari disperati che sono alla ricerca di un possibile aiuto e sostegno. Non ci soffermeremo sull'importanza di altri discorsi come ad esempio la Nutrizione. Il tentativo del post è semplicemente quello di focalizzare l'attenzione su un trattamento,  l’Ipertermia,che di per sé non è una terapia antitumorale vera e propria, ma può essere un efficace coadiuvante, una ulteriore "gamba", che in associazione può potenziare in parte le terapie già in atto (ci sono dati che affermano che in associazione a chemioterapia e radioterapia l'efficacia di queste ultime aumenta) e comunque è utile per "stabilizzare il piano",, migliorare lo stato clinico del malato e la sua qualità di vita, nella maggior parte dei casi. E' chiaro che ogni soggetto ha una storia clinica ed un percorso a se; ogni "Persona" va valutata e vanno discusse una serie di indicazioni e controindicazioni con il Medico, (oggi all'Università di Tor Vergata esiste un corso di perfezionamento con la finalità di  istruire e formare Medici e operatori sanitari altamente qualificati per l'acquisizione delle competenze terapeutiche in campo oncologico mediante l'Ipertermia, intesa come terapia "aggiuntiva" secondo le normative vigenti che la inquadrano nel Codice di Procedura Terapeutica Nazionale con il n. 99.85.).
Ma veniamo ai motivi che vogliamo mettere in evidenza, specificatamente in questo post, per accendere l'interesse su come l'Ipertermia può essere di aiuto:

1) Dalla tradizione sappiamo che un biochimico, Rossi-Fanelli, coltivando cellule tumorali in vitro, dimostrò, già tempo fa, che vi era una sensibilità particolare delle cellule neoplastiche al calore, in pratica vi era una mortalità progressivamente crescente delle cellule coltivate quando la temperatura della coltura malata passava da 37° a 43°C. Questi esperimenti  hanno indicato nei 43°C di temperatura la soglia ideale per l’inibizione della crescita tumorale, riuscendo a conservare la crescita delle cellule normali. A 43°C circa di temperatura infatti si ottiene la morte delle cellule maligne e la sopravvivenza delle cellule sane o di gran parte delle cellule sane. Al di sopra dei 43°C non vi è più un margine di differenziazione e le cellule tendono tutte, indistintamente, a morire. Per questo le apparecchiature sono calibrate per rispondere a questi requisiti.
2) Sembra chiaramente evidenziato che l'Ipertermia oltre a indurre la necrosi ha anche un effetto "apoptotico" sulla cellula tumorale mediante l’attivazione di enzimi come le caspasi, che frammentano il DNA e inducono appunto l'apoptosi.(vedi per approfondire "il concetto di apoptosi")
3)  L’ Ipertermia ha poi la capacità di stimolare la risposta immunitaria, cioè le difese dell’organismo nei confronti della malattia.
4)E' noto che diverse sostanza chemioterapiche, hanno attività anche 10-20 volte superiore a 43°C, rispetto all’attività a 37°C.
5) Per  la radioterapia infine si può affermare che ci sono prove e si è potuto evidenziare un meccanismo di "facilitazione" reciproca tra Ipertermia e terapia Radiante.
6) Ultimo ma non meno importante: l’Ipertermia, sembra chiaramente dimostrato, che induca un fenomeno facilmente classificabile e documentabile: l’esocitosi lisosomiale macrofagica. In sostanza questo è un meccanismo immunitario già noto che normalmente permette l’attivazione a livello dei macrofagi di sacche lisosomiali ripiene di enzimi; tali sacche quandoovengono espulse dalla cellula e immesse nell’ambiente extracellulare determinano la lisi, ovvero partecipano alla digestione di corpi che vengono ritenuti e riconosciuti come estranei. Lo stesso identico fenomeno sembra che venga attivato dal trattamento con l’Ipertermia.
Ecco perchè secondo noi, senza voler illudere nessuno, ci sono comunque tanti motivi per considerare l'Ipertemia un valido aiuto, una buona terapia di sostegno ed un aggiunta interessante alle altre terapie.