martedì 26 novembre 2013

Dal dire al fare: camminare, camminare, camminare....(obesità, diabete mellito e poi ipertensione arteriosa, cardiopatia....). E' ora di trasformare la moda di qualche settimana all'anno in un abitudine quotidiana. Buona passeggiata a tutti.

In questi giorni si torna a parlare giustamente di obesità, diabete e della loro pericolosa associazione.
I dati dovrebbero spaventare di più di quanto in realtà non avvenga; si parla tanto e nello stesso tempo ancora poco di questo problema che sarà sempre più evidente nei prossimi anni.
In questo post tuttavia vorremmo stavolta dare un taglio motivazionale, tangente, cercando di ricordare e ricordarci che a volte le buone intenzioni si fermano troppo presto e che si deve agire in maniera più concreta. Spesso in questi nostri anni si è discusso molto anche con i medici e poi è iniziato un percorso di salute che tuttavia si è arenato abbastanza presto, dopo qualche mese, o anche meno.
In realtà,  siamo consapevoli che piccoli cambiamenti portano grandi benefici quando associati alla costanza nel tempo; se la famosa "camminata consigliata dal dottore" diventa un'abitudine consolidata nel tempo che non teme le intemperie del meteo (magari con l'aiuto di qualche supporto tecnico), che non teme inoltre i sorrisetti beffardi del passante curioso (geloso?) di turno e che infine si "sposa", per amore, con una vera alimentazione mediterranea ( VERA!!!), allora il cambiamento di paradigma potrà davvero essere reale, totale e portare quel beneficio atteso in termini di salute e di vita vissuta davvero con pienezza.
Per fare di tutto questo "parlato, già detto" un cambiamento reale, il lavoro da svolgere è di percorrere tanti passi lungo le strade vere, i sentieri reali ed ancora di più di percorrere gli stessi passi nel nostro mondo interiore per raggiungere un vero cambiamento che trasformi la nostra abitudine e coinvolga nel profondo la nostra personalità, il nostro modo di intendere la vita e la nostra stessa visione di noi stessi.
Possiamo forse apportare pochi cambiamenti nel mondo che ci circonda, ma quando ci rendiamo conto che possiamo cambiare noi stessi in meglio e che questo può portare grandi benefici a tutto il nostro universo circostante allora riceviamo in dono una carica energetica diversa; quella "camminata" assume un significato nuovo: ne riusciamo a vedere il senso, perchè ora ci è chiarita la meta e non potrà più essere nessuno dall'esterno a mostrarcela meglio di quanto non possiamo vederla noi, che abbiamo da sempre sottovalutato la prospettiva migliore di tutte: la nostra. 
Forse dal momento che qualcuno avrà finito di leggere questo post non avrà ricevuto un'informazione in più su danni del diabete e sul pericolo moltiplicato della sua associazione con l'obesità ma speriamo che abbia trovato un tesoro diverso, una risorsa energetica interiore per cambiare definitivamente alcune abitudini e con questo ricevere in cambio un dono: un destino diverso.